CBDP E THCP I NUOVI CANNABINOIDI ITALIANI

Innanzitutto, il CBDP e il THCP sono dei nuovi cannabinoidi scoperti dal team italiano che opera nel laboratorio autorizzato dallo stato per la produzione di cannabis a Firenze.
Questi speciali componenti sono presenti nelle genetiche di marijuana medica italiana della FM1 e FM2 prodotti dal laboratorio sopra citato.
La ricerca su tali varietà di cannabis terapeutica è condotta da una squadra di esperti con a capo il professor Giuseppe Cannazza, professore di chimica farmaceutica nelle università di Reggio Emilia e di Modena.
Probabilmente tali composti sono presenti in molte genetiche di cannabis, ma non conoscendoli prima non sono mai stati rilevati.
Grazie alle ricerche scientifiche sul CBDP e Il THCP è emerso che hanno potenzialità maggiori del 30% rispetto ai cannabinoidi del CBD e THC.
CBDP E THCP COME SI FORMANO E QUALI SONO GLI EFFETTI
Tali sostanze si formano durante i processi chimici della pianta di cannabis dal cannabigerolo. Conosciuto anche come CBG, è capace di trasformarsi in molti altri cannabinoidi, come ad esempio il THCP e il CBDP e depositarsi nelle ghiandole della resine nei tricomi.
Per quanto riguarda il THCP, dagli studi emerge che la sua efficacia psicotropa sia molto più potente del THC, quasi trenta volte in più. Vista la sua potenza potrebbe essere applicato nel trattamento di vari disturbi con un efficacia notevole rispetto al suo cugino THC.
IL CBDP invece come il CBD non ha effetti inebrianti sulla mente, ma agisce sul corpo con azioni antidolorifiche e distensive, crea sensazioni di benessere e di calma.
Sul CBDP ci sono meno aspettative rispetto al THCP a causa della sua scarsa capacità di legarsi direttamente con i recettori del sistema endocannabinoide. Conosciamo ancora talmente poco su questi fitocannabinoidi che tutto può essere messo in discussione.
Attendiamo nuovi studi per scoprire appieno le funzionalità che potranno avere in futuro sia il THCP che il CBDP.
In conclusione, grazie alla manipolazione genetica delle varietà di cannabis e alla ricerca sul campo medico emergono sempre più componenti. La scienza sta scoprendo sempre più elementi per utilizzare la marijuana al massimo delle sue potenzialità ancora inesplorate o inespresse.
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